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La perdita di sostanza organica
La perdita di sostanza organica nei terreni è un fenomeno causato da molteplici fattori tra i quali l’abuso negli anni di concimi di sintesi, le ripetute lavorazioni troppo profonde del terreno e la compattazione dei suoli ad opera di macchine operatrici. Tale perdita comporta conseguenze negative non solo per la produzione agricola, ma anche per gli habitat naturali circostanti con effetti sulla destrutturazione e erosione del suolo, lisciviazione e dissesto idrogeologico e immissione in atmosfera di carbonio organico sotto forma di CO2 che contribuisce al riscaldamento globale del pianeta.
In un momento storico in cui gli allevamenti si trovano concentrati quasi esclusivamente nelle aree del paese maggiormente redditizie per la zootecnia, l’approvvigionamento di letame nel nostro areale viticolo risulta un’operazione sempre più complicata. Inoltre se si considerano i prezzi del letame maturo, così come le spese per il trasporto e la distribuzione è inevitabile indirizzarsi verso la scelta di altre matrici organiche, di cui però è importante conoscere le caratteristiche e verificare la qualità delle materie prime.
Tra le molteplici alternative risulta molto interessante il letame ovino compostato. Questo ammendante, riscoperto recentemente, ha la capacità di arricchire maggiormente il terreno in humus rispetto al letame bovino (vedi grafico).
Inoltre il potenziale microbico al suo interno è molto elevato e può comprendere specie fungine e batteriche capaci di stimolare l’apparato radicale delle piante e svolgere molteplici funzioni nel terreno come ad esempio la fissazione dell’azoto atmosferico. Tale biodiversità di microrganismi, per svolgere con successo le sue funzioni benefiche, deve essere tuttavia preservata evitando le alte temperature durante il processo di produzione e di pellettizzazione dello stallatico.
Per maggiori informazioni contattate Vitepiù allo 0438 782811